Un altro blog

Ad un certo punto mi sono reso conto che se avessi dovuto aprire un blog per ogni cosa che mi piace, mi interessa o ho semplicemente voglia di condividere ne avrei dovuto aprire una ventina. Fino ad ora ho fatto così e la cosa non ha funzionato: troppe cose dette in modo troppo sparpagliato. Ora questo è il mio unico blog, senza fronzoli e senza pretese: qui c'è tutto quello che ho voglia di raccontare. Ciao.

ATTENZIONE

A quanto pare è successo qualcosa di strano e molte delle immagini presenti nel blog sono sparite, compresa l'intestazione. Non ho idea di cosa sia successo, forse è colpa delle scie chimiche che mi faccio davanti al pc.
Mi scuso per il disagio e cercherò di riparare i danni appena possibile, nel frattempo i post sono ancora on-line quindi potete leggerli lo stesso.

lunedì 4 agosto 2014

La Compagnia della Foca


Ma sì, parliamo di prostituzione.

Recentemente mi sono trovato in mano una statistica (che adesso ho perso, mannaggia a me) in cui si parlava del grado di liberalità degli italiani su certe tematiche tipo legalizzazione delle droghe leggere, matrimoni gay, legalizzazione della prostituzione e la solita pappardella.
Un dato che mi è saltato all'occhio era il fatto che mentre sulle altre tematiche il campione era equamente diviso tra uomini e donne - nel senso che ad esempio la percentuale di uomini a favore della legalizzazione delle droghe leggere era sostanzialmente equivalente a quella delle donne a favore - nel caso della prostituzione c'era un abisso: tipo che il 60% degli uomini era a favore contro il 30% delle donne.
Le donne quindi, sembra, sono contrarie alla prostituzione legale in misura maggiore degli uomini.
E io non posso fare a meno di chiedermi il perchè.

Beh, mi sono detto all'inizio, sarà per semplice solidatrietà femminile. Ma appena ho formulato questo pensiero mi sono accorto che non poteva essere così semplice.
Anche perchè la solidarietà femminile dovrebbe essere A FAVORE delle donne sfruttate e non contro di esse, e siccome la legalizzazione-regolamentazione della prostituzione sarebbe una cosa A FAVORE delle prostitute stesse, non può trattarsi di solidarietà.

Dopo giorni di cogitazione sono alfine giunto ad una teoria, che adesso vi espongo.
Al centro della mia teoria c'è il concetto di "cartello". Un cartello - come sicuramente sapete - è un'associazione di entità (persone, aziende, quello che volete) che si accordano per tenere artificialmente alto il prezzo di un determinato bene di cui essi sono gli unici fornitori, al fine di massimizzare il beneficio economico.
Bene, le donne - la maggior parte di esse, almeno - sono un cartello, tenuto assieme da una serie di regole che decidono il prezzo di un determinato bene (che chiameremo "la Foca" per comodità) di cui esse sono le uniche detentrici e di che i loro clienti (gli uomini) bramano ardentemente. 
Mi riferirò di seguito all'insieme delle donne-non-prostitute con la dicitura "Compagnia della Foca".

Ora, cosa succede quando un cartello ha il monopolio di un prodotto?

1)Può mantenere alto il prezzo anche se il prodotto è abbondante
2)Può - sopratutto - utilizzare il monopolio come elemento di ricatto nei confronti della controparte, minacciando di interrompere la fornitura se la controparte non si comporta come desidera il cartello.
Nel caso del secondo punto basta pensare al binomio Russia-gas per avere idea di quello che intendo.

La Compagnia della Foca agisce come cartello provocando artificialmente la scarsità di un bene abbondante al fine di poter chiedere in cambio di esso delle ricompense maggiori rispetto al normale valore di mercato: l'esempio più tipico è quello della fanciulla che la dà al capo per avere un avanzamento di carriera, ma anche la fidanzata che dice al ragazzo "mi hai fatto incazzare e oggi non te la do", per manipolarne il comportamento.
La foca è un utilissimo strumento di contrattazione che quasi tutte le donne - chi più chi meno - usano quando devono raggiungere degli obiettivi.

La foca, tra l'altro, è un bene molto particolare perchè anche la sua vicinanza (senza relativa fruizione) ha valore: questo spiega la naturale deferenza - anche se le femministe sostengono il contrario - con cui gli uomini trattano le donne, deferenza così saldamente instillata nella nostra società che ha preso il nome di "cavalleria" e viene considerata una virtù. A causa della pressione del cartello la foca viene considerata un bene prezioso da proteggere e trattare con riguardo, a tutto vantaggio, ovviamente, degli interessi del cartello stesso.

Gli stereotipi del morto di foca e dell'uomo zerbino rendono bene l'idea dell'atteggiamento servile e miserevole che alcuni uomini hanno nel tentativo di procurarsi la foca o di mantenerne costante la fornitura.

Ora, se guardiamo le cose da questo punto di vista, appare evidente l'atavica avversione della maggior parte delle donne nei confronti della prostituzione. 
E' infatti inesatto dire che la prostituta "vende" il suo corpo, sarebbe più esatto dire che lo svende, ovvero che fornisce il suo prodotto - la foca, appunto - al normale valore di mercato, infrangendo le regole del cartello e mandando a puttane (mai modo di dire fu più calzante) gli interessi della compagnia. 
In un mondo in cui la prostituzione è legale, ovvero in cui la foca è abbondante e a buon mercato, la deferenza degli uomini verso le donne e il valore della foca come strumento di contrattazione sparirebbero in poco tempo.
Per la compagnia della foca sarebbe una catastrofe, e da qui nasce tutta la loro opposizione e la loro finta solidarietà.

Tu, tu che leggi, storci il naso ma sai che ho ragione.
E cmq w la foca.
Ciao.

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