Un altro blog

Ad un certo punto mi sono reso conto che se avessi dovuto aprire un blog per ogni cosa che mi piace, mi interessa o ho semplicemente voglia di condividere ne avrei dovuto aprire una ventina. Fino ad ora ho fatto così e la cosa non ha funzionato: troppe cose dette in modo troppo sparpagliato. Ora questo è il mio unico blog, senza fronzoli e senza pretese: qui c'è tutto quello che ho voglia di raccontare. Ciao.

ATTENZIONE

A quanto pare è successo qualcosa di strano e molte delle immagini presenti nel blog sono sparite, compresa l'intestazione. Non ho idea di cosa sia successo, forse è colpa delle scie chimiche che mi faccio davanti al pc.
Mi scuso per il disagio e cercherò di riparare i danni appena possibile, nel frattempo i post sono ancora on-line quindi potete leggerli lo stesso.

martedì 9 aprile 2013

2500


Iniziare il nuovo blog con un post sul nuoto mi sembra un po' strano, ma visto che ho deciso che questo è il mio blog, in cui ci metto i cazzi miei senza filtro e senza preoccuparmi se interessano a qualcuno o no beh, vada per un post sul nuoto per cominciare. 

Oggi credevo di essermi allenato male, un po' perchè non ho dormito di pomeriggio come al solito, un po' perchè mi sentivo stranamente stanco senza capire il perchè. Il problema è che le scale sono traditrici, non ti rendi conto della reale difficoltà di un allenamento fino a quando non ti trovi ad annaspare - apparentemente senza forze - prima di arrivare a metà. 
L'idea di fare 100+200+300+400+500+400+300+200+100 (metri ovviamente) sulla carta non sembra granchè - è non è granchè per un nuotatore serio, cosa che io non sono. Solo dopo, quando sono uscito dalla vasca tremante e con a malapena le energie redidue per stravaccarmi sulla panchina dello spogliatoio, mi sono accorto che la somma totale fa 2500 metri, ossia due chilometri e mezzo, ossia 100 vasche (senza contare le 16 di riscaldamento). 

Una delle cose che adoro del nuoto è quella sensazione quasi magica che ti coglie quando arrivi al limite della stanchezza. Senti che non ce la farai a completare altre 2 vasche quando capita una cosa strana: la stanchezza sparisce di botto e l'acqua sembra diventare il tuo elemento naturale, il respiro si sincronizza, i muscoli smettono di farti male, ti senti all'improvviso più leggero e cominci a darci dentro sul serio. Chimicamente la cosa corrisponde al rilascio dell'endorfina. Il corpo si rende conto che nonostante ti faccia male ogni fibra del tuo essere (interna ed esterna) tu non hai nessuna intenzione di mollare. Allora il dolore come campanello d'allarme non ha più senso ed entra in azione l'endorfina, che in pratica funziona come la morfina: ti sballa e non senti più nessun dolore. 

Da lì in poi è (quasi) tutto in discesa. Agli ultimi 100 metri ho attaccato il cronometro e ho tirato al massimo. Per i primi 50 metri è andata benone, poi ho dovuto rallentare un po' perchè mi mancava il fiato, ho riaccelerato alla fine e ho chiuso in due minuti e due secondi. 
Una ventina di secondi in meno della mia media. Non è granchè oggettivamente, ma è meglio di quanto abbia mai fatto. 
Alla prossima.

2 commenti:

  1. vai così mpare, e benvenuto nel club dei blogger maledetti... ma tu ti ricordi sia io che tu avevamo un blog, e ai tempi non si chiamava neanche blog? XD

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    1. si chiamava "il nostro sito", se non ricordo male ;-) e cmq grazie per il benvenuto nel club! ^_^

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