Un altro blog

Ad un certo punto mi sono reso conto che se avessi dovuto aprire un blog per ogni cosa che mi piace, mi interessa o ho semplicemente voglia di condividere ne avrei dovuto aprire una ventina. Fino ad ora ho fatto così e la cosa non ha funzionato: troppe cose dette in modo troppo sparpagliato. Ora questo è il mio unico blog, senza fronzoli e senza pretese: qui c'è tutto quello che ho voglia di raccontare. Ciao.

ATTENZIONE

A quanto pare è successo qualcosa di strano e molte delle immagini presenti nel blog sono sparite, compresa l'intestazione. Non ho idea di cosa sia successo, forse è colpa delle scie chimiche che mi faccio davanti al pc.
Mi scuso per il disagio e cercherò di riparare i danni appena possibile, nel frattempo i post sono ancora on-line quindi potete leggerli lo stesso.

lunedì 22 aprile 2013

Spaccerò Maalox e pantoprazolo all'uscita dei locali + UnterArt - Memento (non-recensione)


Ho deciso quale sarà il mio mestiere: spaccerò pasticche di Maalox e pantoprazolo all'uscita dei locali. Ci sono molti modi per farsi venire la gastrite, ad esempio troppo di Saronno o troppa tequila o una ragazza che ti piace e che non ti caca.
Ecco, io starò fuori dalla porta con la mia giacca verde militare e la mia sigaretta elettronica, il cappuccio tirato sulla testa e le tasche zeppe di pilloline bianche.
Voglio spacciare sollievo, sembrerebbe una buona idea no?
Potrei offrire altri servizi: fazzoletti per quelli che vomitano piegati in due dietro l'angolo, ascolto di deliri alcolici, offrire un tiro di Ry4 ogni tanto.
Fa molto Catcher in the Rye, no? Che per inciso è uno dei libri più sopravvalutati del secolo scorso, almeno secondo me. O forse quando l'ho letto non ero dell'umore giusto, come non sono adesso dell'umore giusto per leggere Calvino o Dostoevsky. Sono dell'umore giusto per Sven Hassel e Charles Bukovski, e da un bel po', aggiungerei.

Del resto nei tempi d'oro del club Grottacalda (si chiamava così, giuro) a Enna passavo la serata davanti alla porta a chiacchierare con la gente. Principalmente perchè la musica era orribile ed era sempre lo stesso disco. C'è stato un periodo nella prima metà degli anni 2000 che la musica che passavano nei locali faceva davvero schifo. O io non frequentavo la gente giusta. Roba r'nb, per intenderci, che dopo i balli di gruppo è la peggior musica inventata dall'uomo. Anche la neomelodica napoletana è migliore, giuro.
Ne parlavo con un amico qualche giorno fa, sono abituato a ballare e a sentire in giro musica che non mi piace, ma c'è un limite a tutto.

E a proposito di musica, oggi vi voglio parlare di un disco che in questi giorni è rimasto incastrato nel mio lettore cd e non vuole più uscire.
Questi tipi si chiamano Unter Art, e sono - indovinate un po' - tedeschi. Come l'85% della musica che ascolto. A prima vista, devo confessarlo, mi sembrava il solito gruppo ebm senza infamia e senza lode. Copertina anonima e un titolo - Memento - originale come una partita a briscola.
Invece è il classico gruppo ebm, ma allo stato dell'arte. Seriamente, questo disco è perfetto, non c'è una nota fuori posto, una caduta di tono, un momento di noia.
Pezzi come Now or Never o The Antagonist vi resteranno in testa e non se ne andranno più via. Principalmente perchè tutti gli elementi sono bilanciati: voce pulita e scream, melodia e violenza. E poi i suoni sono un orgasmo continuo, non riuscirete ad evitare di urlare "minchia di suoni spettacolari!" ogni cinque minuti. Per darvi un'idea, se siete cultori del genere, immaginate i Santa Hates You che incontrano gli Icon of Coil che incontrano i Feindflug e gli X-fusion in un campo per l'addestramento di terroristi. Ma molto meglio. Industrial marziale e distorsioni brutali convivono senza problemi con melodie accattivanti sfacciatamente synthpop. In breve vi ritroverete a cantare a squarciagola, anzi, a scassacannarozza, che fa più effetto.
Dovete ascoltarli, per forza.
Vi lascio un paio di pezzi, ma dovete promettermi che li ascolterete a tutto volume.
Ciao.






2 commenti:

  1. Assistenza e spaccio di sollievo, una spalla su cui piangere...una mano che tiene la fronte mentre vomito...più che una vocazione fanne un lavoro!!!
    Io ti aiuto con la mia farmacia ambulante e i consigli qualunquisti di una comunicatrice rompicoglioni senza peli sulla lingua!!!

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    1. Era sottinteso che mi farei pagare, ma per gli amici continuo a farlo gratis ovviamente ^_^
      Cmq possiamo prepararci già dalla prossima settimana col banchetto e un cartello con la sigla APSFPCPV (Assistenza Psicologico Sanitaria per Fattoni, Pessi raa Casa e Pazzi Vari). Ni facemu i soddi.

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